Osteopatia
L'osteopatia è una terapia complementare che si avvale dell'approccio manuale per la valutazione ed il conseguente trattamento della persona. Gli obiettivi sono terapeutici e preventivi per le disfunzioni del corpo umano.
L'approccio osteopatico si prefigge di andare alla ricerca della causa del disturbo/dolore e di associarne il trattamento alla gestione del sintomo.
Fondata nel XIX secolo, l'osteopatia considera il corpo come un'unità integrata, utilizzando tecniche manuali per ripristinare l'equilibrio e la funzionalità del sistema muscolo-scheletrico, nervoso e circolatorio. Gli osteopati stimolano il processo di autoguarigione, riducendo l'infiammazione e migliorando la circolazione.
Questa pratica può trattare disturbi muscoloscheletrici, posturali, viscerali ed è un ottimo mezzo nella gestione del dolore. L'osteopatia si integra con altri approcci terapeutici e collabora con professionisti sanitari per garantire una cura completa.
Come funziona la prima visita osteopatica?
La prima visita osteopatia è strutturata in 4 fasi:
1. Raccolta della storia clinica del paziente
2. Esame obiettivo
3. Trattamento
4. Ri-Valutazione e piano di trattamento
1. RACCOLTA DELLA STORIA CLINICA DEL PAZIENTE
In questa prima fase l'osteopatia raccoglie informazioni riguardanti la storia clinica del paziente. Le informazioni raccolte sono relative al motivo del consulto, allo stato di salute generale e pregressi traumi ed interventi chirurgici.
Questa fase non ha lo scopo di elaborare una diagnosi, infatti questa è di pertinenza medica e specialistica.
Lo scopo è infatti quello di comprendere quali tessuti e quali sistemi sono coinvolti nella sintomatologia. Questo ci permette di capire se il paziente può essere trattato a livello osteopatico o se è prioritario rimandarlo ad altre figure di riferimento. In secondo luogo la comprensione del tessuto coinvolto permette di elaborare il programma di trattamento e il tipo di approccio adeguato per il singolo caso.
Indagare lo stato di salute globale del paziente e comprendere se ci sono patologie a livello sistemico permette, inoltre, di andare a delineare eventuali precauzioni e/o controindicazioni al trattamento.
Indagare la presenza di pregressi traumi ed interventi chirurgici permette inoltre di comprendere se ci possano essere state influenze a livello posturale che possano aver originato nel tempo il sintomo principale del paziente.
2. ESAME OBIETTIVO
In questa fase l'osteopata si serve di tre mezzi, l'osservazione, la palpazione e test specifici ed osteopatici.
L'esame obiettivo si focalizza su tutta la persona a 360°, infatti ci si focalizza sull'area sintomatologia ma anche su altri distretti, al fine di analizzare le possibili influenze posturali. Nell'esame obiettivo, tenendo conto di quanto raccolto nell'anamnesi, si vanno ad indagare i tessuti sintomatologici tramite la palpazione e si vanno a ricercare i tessuti o i distretti che vanno a limitare la funzionalità e che influenzano il dolore. Inoltre i test e le aree analizzate si basano su correlazioni anatomiche, biomeccaniche, neurologiche e fisiologiche, sempre sulla base dell'anamnesi fatta.
L'obiettivo finale è quello di cercare le disfunzioni somatiche e delineare quali siano le priorità a livello posturale che vanno ad influenzare il sintomo.
Questa fase è fondamentale per andare a disegnare il piano di trattamento sia a breve termine sia a lungo termine, sia quali tecniche siano più indicate. L'esame obiettivo inoltre permette di andare ad indagare le possibili correlazioni tra sistemi e comprendere quindi se è necessario il supporto di altre figure professionali (fisioterapista, nutrizionista, logopedista, psicologo..) e insieme alla storia clinica anche quale possa essere la prognosi.
3. TRATTAMENTO
La terza fase della visita è costituita dal trattamento. Il trattamento si serve delle due fasi precedenti al fine di essere specifico ed unico per ogni paziente.
Il trattamento osteopatico non è solo la risultante di più tecniche applicate al paziente ma è il risultato di un processo di analisi e di integrazione che parte proprio dall'anamnesi. L'osteopatia non si differenzia dalle altre terapie manuali per le tecniche utilizzate ma dal processo di analisi che vi è alla base, che si fonda in senso generale sui principi fondamentali dell'osteopatia.
Le tecniche utilizzate nel trattamento sono numero e molto varie l'una dall'altra. Il tipo di approccio comprende tecniche articolari, muscolari, fasciali, viscerali, neurodinamiche, che vengono scelte sulla base del paziente e dei tessuti e distretti coinvolti. Le tecniche essendo molto varie si possono adattare a tutte le età.
4. RI-VALUTAZIONE E PIANO DI TRATTAMENTO
Alla fine del trattamento si torna a valutare nuovamente l'area sintomatologica e i distretti correlati per capire se nel breve termine il trattamento ha portato ad un cambiamento nella sintomatologia e nella postura. In seguito a questo si può delineare un programma di trattamento a breve termine. Non vi è un numero di preciso di visite necessarie per stare bene. Infatti ogni caso è singolare e la durata del piano di trattamento può dipendere dal paziente, dal disturbo accusato, dalla cronicità dello stesso e dalle influenze in atto.
ABBIGLIAMENTO
Durante l'anamnesi e il trattamento si richiede al paziente di rimanere in intimo (boxer per l'uomo e mutande e reggiseno per la donna) questo permette all'osteopata di andare a svolgere un'analisi e un trattamento nello specifico a livello dei diversi distretti e tessuti. Alcuni pazienti si organizzano con pantaloncini e canottiera al fine di garantire una libertà di movimento ma mantenere una maggior riservatezza. Se preferisci mantenere una maggior riservatezza ti chiediamo di scegliere abiti morbidi e comodi (tuta da ginnastica).
LE VISITE SUCCESSIVE
La struttura delle visite successive è molto simile a quella iniziale, le visite comprendono le 4 fasi sopra elencate con la differenza che l'anamnesi durerà pochi minuti e si concentrerà sull'andamento del sintomo e sui cambiamenti osservati nel tempo trascorso tra le visite.
A chi è rivolta l'osteopatia?
ETÀ PEDIATRICA
I Bambini possono avere numerosi benefici dal trattamento osteopatico. Infatti la loro struttura ancora modificabile si adatta in maniera ottima agli input dati dal trattamento. Non ci sono limiti di età per il trattamento, si parte dalla fase neonatale per arrivare poi alla fase puberale ed alla adolescenza. Le tecniche utilizzate sono varie in base all'età e al motivo del consulto. La cadenza tra i trattamenti può essere varia in base al singolo caso. Trattamenti più ravvicinati sono necessari in quei bambini che hanno disturbi che possano interferire con la crescita e il corretto sviluppo. Trattamenti più distanziati per quei bambini che non hanno particolari disturbi e che necessitano di trattamenti di mantenimento e prevenzione. L’osteopata collabora direttamente o indirettamente con le altre figure di riferimento (pediatra, dentista, ortopedico, fisioterapista…) per trovare una linea comune di azione per la gestione e risoluzione di queste condizioni. L’Osteopata favorisce in questo modo il processo di autoguarigione del corpo facilitando i processi fisiologici e di crescita del bambino, avendo inoltre un ruolo chiave nella prevenzione di possibili disturbi futuri.
I disturbi più frequentemente trattati in età pediatrica:
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Plagiocefalia posizionale benigna
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Coliche addominali e reflusso
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Problemi di suzione e deglutizione
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Sonno agitato
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Piede torto
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Otiti ricorrenti
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Problemi respiratori
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Problemi dentali e di occlusione
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Bruxismo
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Cefalee
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Dolori addominali e disturbi digestivi
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Scoliosi
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Dolori della crescita
GRAVIDANZA e POSTPARTUM
La gravidanza comporta grandi cambiamenti nel corpo di una donna. I cambiamenti ormonali e strutturali associati alla crescita del bambino, dell’utero e delle ghiandole mammarie comportano un cambiamento dei carichi e delle tensioni muscolari e legamentose. Queste modifiche si riscontrano anche nella postura.
L’Osteopatia, insieme ad una moderata attività fisica, aiuta la donna a far fronte a possibili discomfort a livello fisico/meccanico. Le tecniche sono incentrate sulla gestione dei carichi, sul drenaggio periferico, sul miglioramento della gestione delle pressioni toraco-addominali per supportare la mamma e il suo bambino durante i 9 mesi.
L’Osteopatia inoltre accompagna la donna al parto migliorando l’elasticità del pavimento pelvico, e la mobilità delle articolazioni pelviche in supporto ai cambiamenti ormonali già in atto nella donna durante i 9 mesi. Alcune donne richiedono il supporto dell'osteopatia durante la prima fase del travaglio come supporto anestetico naturale ai dolori delle contrazioni uterine. Dopo il parto inoltre l'osteopatia accompagna la mamma e il suo bambino negli adattamenti e cambiamenti posturali legati al parto, all'allattamento e alla cura del proprio bambino.
I disturbi più frequentemente trattati in gravidanza e nel postpartum:
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Lombalgia, cervicalgia, dorsalgia e dolori intercostali.
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Contratture muscolari
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Discopatia, Protrusioni, Ernie
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Radicolopatie, Canalicolopaie, Nevralgie
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Sindrome dello Stretto Toracico
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Sindrome del Tunnel Carpale
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Stasi venosa e linfatica periferica, piedi e mani gonfie
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Cefalea, Emicrania
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Stitichezza, Reflusso, dolore e tensione addominale
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Dolore al seno associato e non all'allattamento
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Dolore pelvico, dolore sacrale e coccigeo
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Disturbi legati al cesareo/all'episiotomia
Altri casi trattati durante la gravidanza e il postpartum:
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Preparazione pelvica e toracica al parto
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Analgesia durante la prima fase del travaglio
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Trattamenti funzionali per migliorare l'allattamento e le tensioni mammarie
PUBERTÀ e ADOLESCENZA
La pubertà è un periodo delicato che crea grandi cambiamenti nella vita dei ragazzi.
Esclusi i casi in cui si osservano patologie e disturbi, la pubertà non riguarda soltanto il sistema riproduttivo e la crescita ossea e muscolare. La pubertà infatti è caratterizzata anche da cambiamenti ormonali, psicologi ed emozionali che vanno ad influenzare la percezione del se, il concetto di body image, e le dinamiche emozionali, di comunicazione e di interazione con le altre persone.
Genitori, educatori, amici, insegnanti e diverse figure professionali possono avere un ruolo chiave in questa fase; L'osteopatia può andare a influenzare il sistema recettoriale a livello corporeo per permettere a ragazzi e ragazze di avere una maggior coscienza dei cambiamenti in atto nel proprio corpo. Inoltre può accompagnare i ragazzi negli eventuali disturbi legati a infortuni, sport e posture scorrette sui libri di scuola.
I disturbi più frequentemente trattati in pubertà ed adolescenza
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Lombalgia, cervicalgia, dorsalgia e dolori intercostali.
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Contratture muscolari
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Infortuni sportivi
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Scoliosi e Dorsocurvo giovanile
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Dolori mestruali
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Disturbi associati alla crescita
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Sinusiti, riniti, otiti, bronchiti ricorrenti, asma.
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Dolori addominali legati a stitichezza
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Prevenzione
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Disturbi legati ad una scorretta postura
ETÀ ADULTA
L'età adulta raccoglie una varietà di età che interessa i soggetti tra i 21 e i 65 anni. In questa fase i motivi data la varietà di età possono essere molto differenti l'uno dall'altro. La maturità ormonale e strutturale non esclude la presenza di diverse problematiche in relazione a disturbi muscolo-scheletrici e viscerali. L'osteopatia seguendo i suoi principi di trattamento tiene in considerazione di tutti gli input che possano influenzare la persona nel suo insieme. Pertanto la valutazione come anche nelle altre fasce di età dipende dal motivo del consulto, dallo stile di vita, dalla presenza di eventuali malattie, pregressi infortuni o interventi chirurgici.
In questa fascia di età si può lavorare sia a scopo curativo sia a scopo preventivo.
I disturbi più frequentemente trattati tra i 21 e i 41anni:
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Lombalgia, cervicalgia, dorsalgia
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Ernia del disco, Sciatalgie e Brachialgie
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Contratture muscolari
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Infortuni sportivi
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Dolori post traumatici: colpi di frusta, traumi cranici, traumi sportivi, distorsioni, esiti di cadute.
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Dolori post interventi chirurgici.
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Cefalee, emicranie e vertigini.
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Disturbi dell’occlusione, bruxismo, serragggio e click mandibolari.
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Difficoltà digestive, dolore all’addome, reflusso gastro-esofageo, stitichezza, gonfiore.
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Disturbi legati a coliche renali, cistiti ricorrenti
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Disturbi legati al ciclo mestruale: dolore, cefalea, amenorrea
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Disturbi legati al sistema circolatorio: congestioni venose e linfatiche.
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Disturbi durante e dopo la gravidanza (vedi sopra)
I disturbi più frequentemente trattati tra i 42 e i 65 anni:
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Lombalgia, cervicalgia, dorsalgia
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Segni e sintomi legati all'artrosi
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Contratture muscolari
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Infortuni sportivi
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Esiti di cadute e di altri traumi
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Dolori post interventi chirurgici.
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Cefalee, emicranie e vertigini.
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Sintomi legati alla pre-menopausa e menopausa (menorragia, dolore mestruale, cefalea, dolori articolari)
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Disturbi legati a coliche renali, incontinenza urinaria ed ipertrofia prostatica.
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Disturbi legati al sistema circolatorio: congestioni venose e linfatiche.
TERZA ETÀ
In questa fase della vita si osservano numerosi cambiamenti non solo a livello muscolo-scheletrico ma anche a livello ormonale e metabolico. I tessuti corporei quali muscoli, articolazioni e tessuti viscerali subiscono modifiche a causa del rallentamento del metabolismo, inoltre anche a livello ormonale con menopausa e andropausa gli stimoli a livello tissutale sono differenti. Pertanto i soggetti dopo i 65 anni sono maggiormente predisposti ad una maggior fragilità. Tale termine viene definito dall'OMS (2015) come "una condizione età-correlata e multifattoriale, caratterizzata da un’aumentata vulnerabilità agli eventi avversi di origine endogena ed esogena e a una progressiva riduzione della capacità intrinseca, che espone l’individuo a un maggior rischio di esiti di salute negativi e all’incremento di ospedalizzazione, disabilità e morte ". Tuttavia c'è da ricordare che la risposta all'invecchiamento varia spesso da soggetto a soggetto e la capacità di "invecchiare" in salute dipende dalle capacità funzionali del soggetto, dalle sue capacità fisiche, mentali e dall'ambiente che lo circonda. L'osteopatia permette ai soggetti anziani di mantenere una corretta funzionalità a livello muscolo-scheletrico e di conseguenza andando a influenzare la qualità di vita che in questa età è spesso relazionata al movimento e al mantenimento delle interazioni sociali.
I disturbi più frequentemente trattati nella terza età:
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Lombalgia, cervicalgia, dorsalgia
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Dolori articolari
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Segni e sintomi legati all'artrosi
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Contratture muscolari
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Esiti di cadute e di altri traumi
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Cefalea, vertigini, perdita di equilibrio
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Insicurezza e paura nel movimento (in seguito a interventi/traumi/cadute)
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Segni e sintomi della menopausa e dell'andropausa
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Rigidità e mancanza di flessibilità ed elasticità di tutto il corpo