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Logopedista

Logopedia

La logopedia è una professione sanitaria che si occupa dello studio, della prevenzione, della valutazione e del trattamento delle patologie e dei disturbi della voce, del linguaggio, della comunicazione, della deglutizione, dell’apprendimento e delle funzioni orali.

 

La logopedia si occupa di età evolutiva, adulta e geriatrica.

 

A seguito di una valutazione approfondita, il trattamento logopedico mirato consente di migliorare, gestire e/o risolvere le problematiche individuate, permettendo una maggiore serenità e di migliorare la qualità della vita. L’iter riabilitativo si basa sulle ultime evidenze scientifiche, viene personalizzato in base alle necessità e ai bisogni di ogni singolo paziente e viene accompagnato da un supporto costante, in ogni fase del percorso.

Pedagogista
Sessione di logopedia
Bambino In logopedia
Logopedia

Come funziona un percorso logopedico?

Come funziona un percorso logopedico?
 

  1. Raccolta della storia clinica del paziente

  2. Valutazione

  3. Stesura di un piano di trattamento

  4. Trattamento

  5. Rivalutazione

RACCOLTA DELLA STORIA CLINICA DEL PAZIENTE

Durante il primo colloquio, la logopedista raccoglie informazioni riguardanti la storia clinica del paziente, in modo tale da identificare il motivo del consulto e individuare eventuali punti di forza e campanelli di allarme che potrebbero influire sul quadro del paziente. Vengono raccolte informazioni diverse in base al tipo di problematica individuata.
 

In età evolutiva: vengono raccolte informazioni sulla gravidanza, sullo sviluppo postnatale, sullo sviluppo psicomotorio, gestuale e linguistico, sulle funzioni orali, sullo svezzamento, sulla deglutizione e sulle autonomie, sul gioco e sulle attività praticate dal bambino, sul percorso educativo e/o scolastico, sulla famiglia e su eventuali risvolti psicologici che un problema di salute può comportare, sia alla famiglia, sia al bambino stesso.
 

In età adulta e geriatrica: vengono raccolte informazioni sullo stato attuale di salute, su eventuali patologie pregresse, su abitudini di vita quotidiana e sulla quotidianità, sullo sviluppo comunicativo-deglutitorio- linguistico, sugli apprendimenti scolastici, sulla presenza di una rete familiare o di supporto e sul risvolto psicologico che un problema di salute può comportare.
 

Durante il primo colloquio, è possibile che la logopedista proponga di compilare questionari di valutazione o di autovalutazione specifici, riguardanti la problematica individuata, per raccogliere maggiori informazioni e strutturare una valutazione mirata. In età evolutiva, vengono proposti questionari ai genitori e/o al bambino; in età adulta vengono proposti questionari di autovalutazione oppure questionari la cui compilazione è a carico del caregiver.

 


VALUTAZIONE
 

La valutazione dipende fortemente dal tipo di problematica individuata. La durata della valutazione è variabile e comprende di solito un numero di sedute che va da 1 a 4, sulla base delle esigenze del paziente.

  

In età evolutiva, vengono proposti dei test al bambino, adeguatamente scelti sulla base della sua età, della problematica individuata e delle ultime evidenze scientifiche. Viene inoltre condotta un’analisi degli aspetti da valutare in contesto libero (come un gioco) o semi-strutturato (un’attività che prevede degli step da seguire). Vengono valutati aspetti quali: comunicazione non verbale, prerequisiti alla comunicazione, linguaggio, articolazione verbale, tipologia di gioco, interazione comunicativa, deglutizione, funzioni orali, sviluppo degli apprendimenti (lettura, scrittura, matematica, segno grafico), competenze narrative, intelligibilità, aspetti relazionali, funzioni esecutive (attenzione, memoria, velocità di elaborazione). Ogni valutazione viene strutturata sulla base dell’età del bambino e sulla base delle problematiche individuate.
 

In età adulta e geriatrica, vengono proposti dei test, scelti sulla base della problematica riscontrata e sulla storia clinica del paziente. Vengono valutati aspetti quali: linguaggio, voce, deglutizione (anche osservazione al pasto), comunicazione verbale e non verbale, articolazione verbale, apprendimenti scolastici (lettura, scrittura, matematica, segno grafico), memoria, attenzione, aspetti relazionali.
 

In fase valutativa è possibile individuare alcuni aspetti che richiedono valutazioni più approfondite da parte di altri professionisti della salute. In questi casi, la logopedista può consigliare di procedere tramite un iter valutativo integrato multidisciplinare, per consentire al paziente una presa in carico più efficace e completa.
 

STESURA DI UN PIANO DI TRATTAMENTO
 

A seguito della valutazione, la logopedista e il paziente (e/o la famiglia o i caregiver) concordano un piano di trattamento, basato sugli obiettivi individuati. Il piano di trattamento può essere modificato durante il corso del trattamento e deve adattarsi alle esigenze e alle preferenze del paziente, sempre garantendo la massima efficacia possibile in base al contesto. Gli obiettivi vengono definiti sulla base delle problematiche individuate e dell’individualità del paziente e della famiglia.
 

TRATTAMENTO
 

Sulla base degli obiettivi identificati a seguito della valutazione, la logopedista procede con l’avviamento del trattamento logopedico, la cui durata è individualizzata.
 

In età evolutiva il trattamento si basa su attività e giochi mirati, che coinvolgono il bambino, consentendogli di apprendere divertendosi e in modo efficace. La logopedista utilizza delle strategie specifiche e delle attività personalizzate, costruite su misura per il bambino, anche sulla base dei suoi interessi e delle sue preferenze.
 

In età adulta e geriatrica, il trattamento si basa su attività ed esercizi mirati, che consentono al paziente di migliorare la problematica individuata.
 

Il trattamento può essere sia diretto, cioè svolto dalla logopedista nella stanza di terapia, sia indiretto, cioè svolto “a casa” dal paziente o dalla famiglia del paziente (come esercizi o attività). La collaborazione del paziente e della famiglia è fondamentale, poiché consente di raggiungere gli obiettivi (ri)abilitativi in tempo minore e con maggiore efficacia. Spesso ai genitori o ai caregiver vengono proposti degli esercizi o delle attività da svolgere con il paziente durante la quotidianità, in modo da garantire la maggiore efficacia terapeutica possibile.
 

L’obiettivo del trattamento logopedico è la risoluzione, il miglioramento o la gestione della problematica individuata, consentendo al paziente e alla famiglia di raggiungere la qualità di vita migliore possibile.

   

RIVALUTAZIONE
 

A seguito di un periodo di trattamento, a cadenza regolare, viene svolta una rivalutazione per monitorare i miglioramenti e l’andamento dell’iter terapeutico. Per questo motivo, vengono utilizzati i questionari e i test proposti durante la valutazione iniziale e/o dei test aggiuntivi sulla base dell’età e degli obiettivi da rivalutare, in modo tale da avere dei dati specifici sull’andamento del trattamento logopedico. La rivalutazione permette di confermare, riadattare o modificare il piano di trattamento iniziale; inoltre, se tutti gli obiettivi sono stati raggiunti, è possibile concludere il trattamento.

A chi è rivolta la Logopedia?

Il logopedista si occupa di patologie legate a:
 

  • Voce

  • Linguaggio

  • Comunicazione

  • Deglutizione

  • Apprendimento

  • Funzioni orali
     

Il logopedista interviene per patologie legate al linguaggio come:
 

  • Disturbo del linguaggio

  • Ritardo di sviluppo del linguaggio

  • Afasia e disturbi del linguaggio nelle malattie neurodegenerative (Parkinson, demenze, SLA, ...)

  • Difficoltà di linguaggio legate a sordità, autismo e disabilità intellettiva
     

Per patologie legate agli apprendimenti scolastici:
 

  • Dislessia

  • Discalculia

  • Disortografia 

  • Disgrafia
     

Per patologie legate alla voce e alla fluenza:
 

  • Disfonia (disturbo della voce parlata e cantata)

  • Balbuzie e disfluenza


Per patologie legate al movimento, alla deglutizione e alle funzioni orali:
 

  • Disturbi dell’articolazione (di pronuncia)

  • Disartrie

  • Disfagia (difficoltà di deglutizione)

  • Deglutizione disfunzionale e selettività alimentare (anche nello svezzamento)

  • Disturbi delle funzioni orali (suzione, masticazione, respirazione, chiusura mandibolare)

     

Per patologie legate alla comunicazione:

  • Difficoltà di comunicazione non verbale

  • Difficoltà di comunicazione verbale

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